La Formazione é un valore sociale, culturale, conomico e sarà uno degli elementi fondamentali per il rilancio dell'economia italiana. Oggi, purtroppo, sono molti coloro che si occupano di formazione ignorando che si tratta di un'attività professionale che richiede, al massimo livello, il rispetto delle tre prerogative:
Cosa non facile! Sapere: necessità di una profonda conoscenza e di un continuo aggiornamento sugli sviluppi delle proprie discipline. Saper fare: per non rientrare tra quelli che "non sapendo fare, insegnano". Pertanto saper fare nel settore in cui si svolge l'attività e altrettanto saper fare nella comunicazione e nell'insegnamento. Saper essere: risultato di una convinzione sincera e convinta dei grandi valori che ci sono nel proprio lavoro e che bisogna individuare e mettere in luce nei riguardi di ogni attività umana. In una parola: MOTIVAZIONI. Ma tutto questo non è ancora sufficiente perché si può commettere l’errore di privilegiare una di queste tre prerogative a scapito delle altre. Il rapporto tra conoscenze, capacità e motivazioni deve essere paritetico. Chi privilegia, ad esempio, troppo le conoscenze a scapito delle capacità e delle motivazioni, svolgerà un'attività formatrice poco motivazionale, troppo teorica e molto astratta. Chi privilegia invece troppo le capacità a scapito delle conoscenze e delle motivazioni, avrà come risultato una formazione prevalentemente pratica, priva delle risorse teorico-culturali indispensabili per l'arricchimento della persona. Chi privilegia troppo le motivazioni, a scapito delle conoscenze e delle capacità, "alleverà" persone le cui motivazioni, seppur forti, saranno ben presto mortificate La formazione è pertanto un'attività molto complessa e se ogni professione esige, nella sua peculiarità, un buon livello di conoscenze, di capacità e motivazioni, nessuna come quella del formatore, richiede amore, passione e devozione. Per approfondimenti leggi “servizi alle imprese” nel menù in alto |